sabato 17 luglio 2010

Recensione su Venezia Musica e Dintorni

Abbiamo avuto il piacere che il nostro libello sia stato recensito sul numero 35 di luglio/agosto 2010 di Venezia Musica e Dintorni, rivista a cura della Fondazione di Venezia.

Ecco a voi la recensione di Leonardo Mello (disponibile qui on-line):


Le filastrocche del «Bambino invisibile»
Trenta filastrocche, non troppo per infanti, compongono Il bambino invisibile e i suoi amici, un volumetto autoprodotto, in tiratura limitata a cento esemplari, dall’autore dei testi, Paolo Ticozzi, insieme all’illustratore Carmelo Marzà. Il piccolo libro, in cui a ogni breve componimento si accompagna un prezioso disegno
in bianco e nero, è assai suggestivo e godibile, rivolgendosi un po’ a tutti senza centrare un segmento specifico di lettori.
Così si può incontrare una variegata tipologia di bambini, a cominciare per esempio da quello Istrice («Il bambino Istrice/ebbe sorte migliore/del bambino Astice,/suo amico migliore,/che in trionfo fu portato/non per essere lodato,/ ma per esser la portata/ad una cena rinomata»), in cui la leggerezza dei versi (settenari e ottonari, volutamente sghembi) adombra, tutto sommato, uno dei sacrifici quotidiani, cui si assiste con la coscienza tranquilla e l’acquolina in bocca (come del resto ci ha insegnato il geniale Rodrigo García a teatro, suscitando malumori perbenisti e ipocriti).
Alla metà della raccolta arriva finalmente il protagonista nella parte del titolo (che forse ha ascendenze rodariane e richiama il racconto di Townson Hazel): «Il bambino invisibile pensò/e presto la sua idea attuò:/ in uno spogliatoio si infilò/e ogni sua lacrima passò;/lì si mise a borbottare/che poi non era così male/il suo invisibile guardare/e divenne un bel maiale».
Ironico e originale!
(l.m.)

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